#173 – La P.A. e il digitale
Pillole di Bit - En podkast av Francesco Tucci - Mandager
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Che non ce la fanno troppo è ormai chiaro. Quel che no è che chiaro è se lo fanno apposta o se proprio non ci riescono. Ho fatto una carrellata dei disastri del 2020, così, per non dimenticare. Snapdrop, per passarsi file all'interno della rete Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Telegram (o anche solo il canale dedicato solo ai commenti delle puntate) - TikTok (per ora è un esperimento) - Twitter - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb Se hai donato più di 5€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget! Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 173 e io sono, come sempre, Francesco. Il 2020 è stato un anno molto particolare per tutti, il virus, lo stare a casa, il Governo che ha emesso una quantità di Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri per cercare di arginare la pandemia e per mettere le pezze a tutto il danno economico che i fermi hanno provocato. Siamo negli anni 2000, anzi, 20 anni dopo il 2000, la tecnologia corre e ormai abbiamo tutti uno o più smartphone in tasca, abbiamo tutti uno o più account social, caselle di posta e connessioni ad Internet. La tecnologia è pervasiva e indispensabile, per fare quasi ogni cosa. Quindi, visto che siamo stati tutti bloccati a casa, perché non usare la tecnologia anche a livello Statale per fare un po’ di cose che altrimenti sarebbero dovute essere fatte in presenza e quindi con del pericolo? Così hanno deciso e così hanno fatto, l’Italia ha iniziato davvero a usare la tecnologia digitale nell’affrontare questa pandemia senza precedenti. La scorsa è stata 100 anni fa dove non c’era Internet e c’era a malapena il telefono e la radio. Qual è stato il risultato? Lo abbiamo visto tutti: un disastro dopo l’altro, pare quasi che non ne hanno imbroccata una. Come se per loro la tecnologia fosse qualcosa di altamente sconosciuto. Più o meno come se avessero chiesto a me di gestire la pandemia con l'uncinetto e io mi fossi fatto aiutare da tutti i miei amici che di uncinetto non sanno proprio niente. Giusto per girare il coltello nella piaga, nella puntata di oggi ho intenzione di fare un rapido excursus delle figure epocali che questa Pubblica Amministrazione ha fatto in ambito digitale o tecnologico intorno alla pandemia del COVID19 Partiamo dagli sportelli delle Poste Italiane, che, dopo anni di code assurde, avevano finalmente vissuto un’evoluzione con il numeratore per tipologia di servizio, così se devi spedire una raccomandata non fai la fila con chi deve pagare il bollettino o fare un’operazione lunghissima sul libretto postale. Il servizio si è involuto, adesso c’è un solo numeratore per ogni tipo di operazione e l’unica è mettersi fuori con pazienza a fare la coda aumentando il tempo di attesa in media di 5 volte, in alcuni uffici postali si può ancora prenotare con l’app, ma uno ogni 15 minuti e a volte le prenotazioni sono disponibili solo dopo 3-