#168 – Videogiochi in streaming

Pillole di Bit - En podkast av Francesco Tucci - Mandager

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Il futuro è un abbonamento a qualsiasi cosa, anche ai videogiochi, senza avere una console, basterà avere un pad e una televisione, oltre che una carta di credito, al resto ci pensa un datacenter Puntata 162 sul VectoringLa Wiki Fibra.click Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Telegram (o anche solo il canale dedicato solo ai commenti delle puntate) - TikTok (per ora è un esperimento) - Twitter - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb Se hai donato più di 5€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget! Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 168 e io sono, come sempre, Francesco. Più passa il tempo è più si sente parlare di giochi in streaming, la tecnologia è un po’ più complessa di quello che sembra, noi partiamo dalle basi, come sempre si fa da queste parti. Se vogliamo vedere un file video che risiede sul nostro computer, magari delle vacanze di qualche anno fa, la cosa che facciamo è andare a cercarlo, fare doppio click, si apre il riproduttore video e lo vediamo sul nostro schermo. Nel computer succede che il sistema operativo apre il lettore di file multimediali, gli dice “senti, questo è il file da vedere”, il lettore, in base alla codifica del file capisce come decodificarlo, chiede al computer di fare i calcoli per la decodifica e la decompressione e poi ce lo fa vedere. Sta tutto all’interno del PC, noi non ci accorgiamo di nulla. Si vede bene persino su un computer piccolo come un Raspberry Pi, perché nel suo piccolo chip ci sono le istruzioni ottimizzate per fare in modo molto veloce i calcoli di decompressione dei file video compressi. Facciamo un passo più in là, Il file risiede sul NAS di casa nostra e lo vogliamo vedere sul televisore, con il protocollo DLNA. La cosa è simile. Il televisore ci fa scegliere dove sta il file, che viene messo a disposizione, compresso, sulla rete. Se lo prende tramite la rete, man mano che gli arriva, con il suo chip di decodifica a bordo dello stesso televisore, lo decomprime e ce lo fa vedere sullo schermo. Qui nasce qualche difficoltà: se la rete non ce la fa a trasmettere il file alla velocità che serve alla TV, vedremo il film che scatta, perché non ce la fa ad avere i dati quando gli servono, per questo è bene avere tra il NAS e la televisione dispositivi e cavi di buona qualità. Per esempio avevo grossi problemi a casa con il powerline, quei dispositivi che fanno passare la rete sui fili degli impianti elettrici, ho passato un cavo di rete e ho risolto tutti i miei problemi. Adesso passiamo alle cose più difficili, i servizi di film in streaming. I film in questo caso non sono più a casa nostra, ma sono su server sparsi chissà dove nella rete Internet. Quando noi vogliamo vedere un film, l’app va a cercarlo sul server più vicino, lo passa alla TV che lo decomprime e ce lo fa vedere. In questo caso tutti i sistemi per evitare che un film scatti sono di una complessità pazzesca, ma il problema è sempre lo stesso, dobbiamo cercare di rendere gradevole all’occhio un video la cui fonte è molto lontana e deve passare per parecchi dispositivi e una connettività che non è

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