#164 – Il sensore fotografico

Pillole di Bit - En podkast av Francesco Tucci - Mandager

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Catturare la luce e memorizzarla su una scheda di memoria non è affatto semplice e soprattutto è un lavoro molto stressante in fatto di trasmissione di dati. La puntata sul JPG con Alex RaccugliaIl Podcast Tecnho PillzThirdEye costa 50€+IVA all'anno, tutto incluso Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Telegram (o anche solo il canale dedicato solo ai commenti delle puntate) - TikTok (per ora è un esperimento) - Twitter - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb Se hai donato più di 5€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget! Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 164 e io sono, come sempre, Francesco. Inizio con un errata corrige. nella puntata scorsa ho dato i prezzi dell’hosting su cui è appoggiato pillole di bit e li ho dati completamente errati.  Il pacchetto tutto incluso costa 50€ all’anno più IVA compreso di nome a dominio, quindi per un totale di 61€, basta, non ci sono altre spese. Scusate per le informazioni errate. Più di 160 puntate e non ho mai parlato di fotografia, ho parlato mille anni fa, con Alex, del podcast cugino, Technopillz, che se non ascoltate, beh, dovreste, del formato JPG nella puntata 23. Ma non ho mai parlato di come si compone uno scatto fotografico, come si salva su una memoria e tutte le altre mille sfaccettature della fotografia digitale. Andiamo per gradi e parliamo del sensore fotografico. Qui ci va una enorme, enormissima, introduzione di fisica, come in altre decine e decine di puntate di questo podcast, purtroppo io non sono un fisico e vi dovrete accontentare di un po’ di nozioni all’acqua di rose. La fotografia è fermare la luce in un determinato istante, quindi l'ingrediente unico e fondamentale per la fotografia è la luce, senza luce non esiste fotografia. Come si cattura la luce? Si cerca di imprigionare l’attimo desiderato su una superficie sensibile, che possa rimanere impressionato e memorizzi esattamente quell’attimo lì. Prima del digitale c’era la pellicola, che, tenuta sempre al buio, veniva esposta, per pochi istanti alla luce e ne memorizzava forme e composizioni, dando così vita, dopo sviluppo e stampa, alla fotografia. Con il digitale le cose sono cambiate parecchio, ma la meccanica è rimasta la stessa. C’è una superficie sensibile alla luce che resta al buio, queste viene esposta alla luce per un determinato tempo e memorizza il fascio di luce che la colpisce, con informazioni del colore e delle forme, poi torna al buio. La luce, quella che noi vediamo arrivare dal sole, la luce più bella di tutte, è composta, contemporaneamente da onde elettromagnetiche che coprono tutto lo spettro visibile, per questo noi la vediamo bianca. Un tale che tutti conosciamo per la questione di una mela, Newton, scoprì questa bellissima cosa usando un prisma, riuscì a scomporre la luce in tutti i suoi colori. Quindi, se la pellicola memorizza, lo dico per semplicità, le immagini in piccoli grani di argento, come fa il sensore? E’ un po’ più complicato. Il sensore è un rilevatore di luminosità molto elaborato. Immaginiamo di avere un sensore molto grezzo, lui vede solo quanta luce b

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