#160 – La rete unica
Pillole di Bit - En podkast av Francesco Tucci - Mandager
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Dare il controllo dell'infrastruttura della rete internet di uno Stato ad una azienda che vende internet al dettaglio, fidatevi, non è una buona idea. La puntata di 2024 con l'intervista a TiscarZoomit di Sysinternals Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Telegram (o anche solo il canale dedicato solo ai commenti delle puntate) - TikTok (per ora è un esperimento) - Twitter - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb Se hai donato più di 5€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget! Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 160 e io sono, come sempre, Francesco. Pare che sia deciso, o forse no, qualcuno, per nostra fortuna, si è opposto, in Italia ci sarà una unica grande rete di distribuzione di Internet e non la frammentazione che c’è ora, questo darà un grande colpo al futuro della connettività in Italia. Questa è la notizia. Potrei finirla qui, dire che da questa notizia sono comparsi come funghi un sacco di esperti delle infrastrutture internet come se fossero funghi, un po’ come durante i mondiali sono tutti commissario tecnico e così via. E invece, visto che ho visto un po’ come funzionano le cose nel settore della connettività vorrei dire la mia su questa cosa. Storicamente la rete di distribuzione delle linee telefoniche era di un solo gestore: la SIP, ve la ricordate? Pronto è la SIP? NOP! Scusate. Tutto rame, posato millenni fa e sempre quello è stato ed è ancora. La società è cambiata negli anni, diventando Telecom Italia, poi è nata TIM per la parte mobile, poi è diventata TIM per mobile e fisso, ma la rete è rimasta di rame. Sempre di rame. La connettività è evoluta ed è passata da modulata su linea analogica a 56kbps alla fantastica ADSL, che usava una banda di frequenza diversa, sempre su rame. Non ci fossero stati altri operatori, che hanno iniziato a capire che questo maledetto rame non avrebbe fatto parte del futuro, nessuno avrebbe iniziato a scavare e a posare la fibra ottica, sicuramente non lo avrebbe fatto TIM. Dobbiamo dire grazie a Fastweb e altri operatori che sono ormai morti, che hanno iniziato, qualche decina di anni fa, con investimenti molto ingenti, a posare la fibra sotto le strade di grandi città. Poi è nata MetroWeb che ha iniziato un progetto moto più grande in tutta Italia, convertita nel 2015 in OpenFiber. Se non ci fossero stati loro, quella che si chiama concorrenza, noi saremmo ancora tutti con il rame, perché TIM non avrebbe iniziato a mettere la fibra, se non avesse avuto concorrenza. TIM è molto affezionata al rame. TIM ha quindi iniziato a posare la fibra però lo ha fatto in modo da non dire addio del tutto al suo amatissimo rame, ne ha fatto un pezzetto, si è fermata agli armadi di strada, perché tanto c’è ancora il maledettissimo rame. E’ chiaro che TIM ama il rame? Così ha iniziato a vendere la fibra fasulla, i contratti FTTC, Fiber To The Cabinet. La Fibra arriva all’armadio e dall’armadio arriva a casa tua, come? ma sul rame ovviamente! E se il rame fino a casa tua è vecchio o fa schifo hai la fibra che a più di 30Mbps non va, pazienza, quello hai e quello ti tieni. Con O