#138 – L’epidemia in World of Warcraft
Pillole di Bit - En podkast av Francesco Tucci - Mandager
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Nel 2005 ci fu, a causa di un bug, un'epidemia in un gioco di ruolo online, un evento studiato ancora adesso dagli epidemiologi. Vi racconto cosa è successo Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Telegram (o anche solo il canale dedicato solo ai commenti delle puntate) - TikTok (per ora è un esperimento) - Twitter - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb Se hai donato più di 5€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget! Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 138 e io sono, come sempre, Francesco, sempre in casa, per il momento sano. World of Warcraft è un MMORPG molto famoso, ma qui siamo su Pillole di Bit e partiamo sempre dalle basi. L’acronimo MMORPG sta a Massive Multiplayer Online Role Play Game, che tradotto è un gioco di ruolo on line per un sacco di gente in contemporanea. Ti compri il gioco, lo installi sul tuo PC, fai l’abbonamento e giochi online, non c’è un altro modo di giocarci, solo online. Crei il tuo personaggio e lo fai vivere in un mondo fantasy che esiste sui server della Blizzard dal 2004. Fermi tutti. Un videogioco che è ancora attivo adesso, nel 2020 e che è uscito nel 2004, 16 anni fa. Ebbene sì. Ci giocano circa 5-6 milioni di persone e ha avuto un picco di 12 milioni di iscritti nel 2010, almeno così dice la Wiki. Dicevamo, ti registri, fai il tuo personaggio ed entri in un mondo fantasy, dove incontri altri personaggi, avatar di persone reali e personaggi che fanno parte del gioco, ma che sono gestiti dai server, detti personaggi non giocanti, in gergo PNG. Vivi la tua vita in questo mondo, fai crescere il tuo personaggio a suon di avventure e battaglie, ti fai degli amici, ti organizzi con loro e magari vai ad affrontare quel dungeon o quel cattivo molto potente, perché da solo no potresti farcela.. C’è gente che si è anche incontrata nel mondo reale, dopo aver passato decine e decine di ore affiancati in battaglia nel mondo virtuale di World Of Warcraft. Se le cose vanno male, il personaggio potrebbe anche morire, vanificando, del tutto o in parte, il lavoro fatto per farlo crescere e potenziare. Per questo motivo i giocatori sono molto affezionati al proprio personaggio e lo curano in modo particolare. Ma perché sto parlando di un videogioco? Potrebbe essere perché in questo periodo, complice lo stare a casa, ho ripreso un po’ anche se la mia mano non è abile e la mia costanza e pazienza non sono all’altezza, ma non è per questo motivo. Sto parlando di World of Warcraft perché, magari lo avrete sentito già da altre fonti, è stato oggetto di un bug di programmazione talmente strano, che in questo periodo di contagio, è tornato alla memoria di molti. Nel 2005 la Blizzard ha pubblicato un’avventura con un cattivo finale che, tra le sue caratteristiche, infettava i giocatori che cercavano di ammazzarlo con una specie di virus, che faceva perdere loro dei punti vita anche dopo lo scontro. Questa infezione si sarebbe dovuta risolvere uscendo dal dungeon. Ma no fu così. Perché l’infezione veniva passata agli animali da compagnia dei personaggi, che a loro volta la passavano agli altri personaggi