#104 – Lo SWAP della memoria

Pillole di Bit - En podkast av Francesco Tucci - Mandager

Kategorier:

La memoria RAM, quella veloce e costosa, è sempre troppo poca. Per ovviare a questo fatto è stato progettato il sistema che fa SWAP e trasferisce un po' di memoria dalla RAM al disco. Le prestazioni calano, ma il computer resta funzionante. Avevo parlato della RAM nella Puntata 8 di questo podcast Sotto la parte dei contatti c'è l'intero script della puntata. Pillole di Bit (https://www.pilloledib.it/) è un podcast indipendente realizzato da Francesco Tucci, se vuoi metterti con contatto con me puoi scegliere tra diverse piattaforme: - Telegram (o anche solo il canale dedicato solo ai commenti delle puntate) - TikTok (per ora è un esperimento) - Twitter - BlueSky - Il mio blog personale ilTucci.com - Il mio canale telegram personale Le Cose - Mastodon personale - Mastodon del podcast - la mail (se mi vuoi scrivere in modo diretto e vuoi avere più spazio per il tuo messaggio) Rispondo sempre Se questo podcast ti piace, puoi contribuire alla sue realizzazione! Con una donazione diretta: - Singola con Satispay - Singola o ricorrente con Paypal Usando i link sponsorizzati - Con un acquisto su Amazon (accedi a questo link e metti le cose che vuoi nel carrello) - Attivando uno dei servizi di Ehiweb Se hai donato più di 5€ ricordati di compilare il form per ricevere i gadget! Il sito è gentilmente hostato da ThirdEye (scrivete a domini AT thirdeye.it), un ottimo servizio che vi consiglio caldamente e il podcast è montato con gioia con PODucer, un software per Mac di Alex Raccuglia Ciao a tutti e bentornati all’ascolto di Pillole di Bit, questa è la puntata 104 e io sono, come sempre, Francesco. Oggi parliamo di come funziona lo swap della memoria RAM sul disco fisso. Innanzitutto cos’è e a cosa serve l’area di swap della memoria? Partiamo da un passo indietro, per le basi andate ad ascoltare l’episodio 8 sulla memoria RAM. La RAM (che sta per Random Access Memory - memoria ad accesso casuale) è una memoria che è molto più veloce di quella del disco, per molto intendo diversi ordini di grandezza, ma costa di più e, come detto nella puntata 8, è volatile, quindi se manca l’alimentazione tutto quello che contiene viene perso. Per poter lavorare, un qualsiasi programma ha bisogno di mettere dei dati nella RAM in modo da averli a disposizione in brevissimo tempo. Il problema, però, da quando esistono i calcolatori, è sempre solo uno: la RAM è poca e ne servirebbe sempre di più. Qualche cenno storico. Il Commodore 16 nel 1984 aveva 16KB di RAM, equivalenti a un po’ più di sedicimila caratteri. Giusto per fare un esempio, lo script di questa puntata ne ha meno di ottomila. Il Commodore 64 aveva nel 1982, guarda caso 64KB di RAM, 4 volte di più. Era molto più caro. MS DOS, in una delle sue prime versioni usava 10 volte la memoria del Commodore 64: 640KB. Anche se il PC ne aveva di più montati sulla scheda, non riusciva a usarne di più di seicento quaranta. Chi è vecchio come me si ricorderà i floppy disk di avvio con i file di configurazione specifici per poter usare tutto il megabyte acquistato. Primo, perché alcuni programmi, dai, erano i videogiochi, volevano più RAM. Secondo perché per quel che costavano, avere parte della RAM inutilizzabile era davvero fastidioso. Mi ricordo di aver pagato 480.000 Lire 4MB di RAM alla fine degli anni 90. La famosa frase attribuita a Bill Gates nel 1981 “640k dovrebbero bastare per chiunque” lui nega di averla mai pronunciata. Adesso si usano computer (e telefoni) che hanno svariati gigabyte di RAM, ma non basta mai. Abbiamo computer che posso far girare contemporaneamente molti programmi e quindi abbiamo bisogno di tanta, tantissima RAM. Attenzione, che li facciano girare contemporaneamente è un’illusione, fanno solo una cosa per volta, ma la fanno per brevissimo tempo. Ne parleremo in una delle prossime puntate. Un facile esempio: il browser Chrome che sto usando per scrivere questa puntata, con tutte le tab aperte, occupa due giga e mezzo di RAM. Insomma, cosa succede se la RAM

Visit the podcast's native language site