La malagricoltura

Madre Terra - L'agricoltura in podcast - En podkast av Radio 24 - Torsdager

L’arrivo dei rinforzi per salvare l’agricoltura dai tentacoli delle agromafie con l’impiego di cinquemila carabinieri è davvero un segnale positivo per un settore in cui le frodi sui fondi Ue sottratti illegalmente sono di fatto strutturali da anni e con i tassi di recupero più bassi, come certifica l’ultimo rapporto della Corte dei Conti Ue. La criminalità inquina la filiera agroalimentare nei diversi anelli e la rende permeabile a caporalato, reati ambientali, contraffazione, estorsione, accaparramento di suoli agricoli e pratiche sleali. Perché l’Italia è così esposta e quali sono le conseguenze per i consumatori, i mercati e gli agricoltori? Ne parliamo con Fabio Monteduro, professore associato di economia aziendale e docente di gestione del rischio all’Università di Roma Tor Vergata. L’agromafia è certamente un mutante, che si trasforma, si evolve e deforma tutto ciò che tocca. Quali sono i suoi nuovi volti? Lo spiega Fabiola Massa, docente di diritto dei mercati e protezione dell’innovazione all’università di Tor Vergata. Non tutto è perduto. Le azioni di contrasto possono funzionare e su terreni confiscati alle mafie rinascono attività economiche prospere e pulite. È il caso della cooperativa sociale Verbumcaudo, dove giovani agricoltori nel palermitano hanno trasformato un bene confiscato alla criminalità organizzata in un centro di produzione tutta biologica. A raccontarlo è l’agricoltore Luca Li Vecchi.

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