"L'età fragile" di Donatella Di Pietrantonio e "Quello che noi non siamo" di Gianni Biondillo

Il cacciatore di libri - En podkast av Radio 24 - Lørdager

"L'età fragile" (Einaudi) è il nuovo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, Premio Campiello  2017 con "L''arminuta", diventato anche un film. La scrittrice ci porta ancora una volta nel suo Abruzzo per raccontare una storia in cui tutti i personaggi mostrano le proprie fragilità e alcuni di loro devono sopravvivere a un trauma. Lucia è una donna che si sente spesso madre inadeguata, non comprende la figlia Amanda, non lo aveva fatto quando era piccola e non lo fa neanche ora che la ragazza ha lasciato Milano per la pandemia ed è tornata a casa. Lucia ricorda il suo passato, quando a vent'anni l'amica Doralice in compagnia di due turiste era stata aggredita nel bosco: lei si era salvata, ma le altre due erano state uccise. Un trauma destinato a segnare tutta la sua vita. Nella seconda parte parliamo di "Quello che noi non siamo" di Gianni Biondillo (Guanda). Racconta il ventennio fascista attraverso le vicende di un gruppo di giovani architetti che incarnavano il razionalismo e pensavano all'ideologia del regime come a un elemento di modernità. Con le leggi razziali del '38, però, molti di loro iniziarono a comprendere le contraddizioni del fascismo e la sua vera natura. Alcuni aderirono alla Resistenza e finirono in carcere, vennero torturati o mandati nei campi di concentramento. Chi farà ritorno avrà, però, comunque la voglia di riprendere a costruire l'architettura di un paese distrutto.

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